Sezione A – No alla guerra

È un’idea malsana che quando c’è guerra c’è storia, quando c’è pace no, o non a pieno titolo – come se la pace fosse un dono della fortuna o un vuoto fra una guerra e l’altra, mentre è il frutto di un lavorio umano, è quel lavorio stesso”

Anna Bravo , La conta dei salvati

No alla guerra, superare l’idea del nemico

Foto: Luciano Nadalini

Il “secolo breve” si apre con la prima guerra mondiale e si chiude con il 1989: due eventi che hanno segnato profonde trasformazioni non solo nell’assetto degli equilibri e delle relazioni internazionali , ma anche nelle strutture economiche e sociali delle società industrializzate.

Gli anni che seguono al crollo del sistema bipolare, fino ad oggi, non hanno però visto un mondo più pacifico. Nuovi conflitti e nuove guerre sono nate e a queste si sono accompagnati lo sviluppo del terrorismo, prevalentemente islamico, e il fenomeno delle guerre asimmetriche.

Ciò che questa sezione intende mettere in luce è tuttavia il filo rosso di resistenza alla disumanizzazione che la guerra totale del 1914-’18 aveva fatto sperimentare a masse enormi di giovani nelle trincee ; è la ricerca di strade di opposizione al dominio nazi-fascista capaci di sfuggire alla logica della vittoria armata per prefigurare una società nella quale i conflitti possano essere gestiti e trasformati secondo metodi democratici e nonviolenti; è l’opposizione alla follia della guerra nell’era atomica e l’emergere di esperienze di ricostruzione e riconciliazione durante e dopo le lacerazioni prodotte dalla violenza.

È, cioè, uno sguardo rivolto al passato ma proteso verso un futuro nel quale costruire solide alternative alle logiche belliche tuttora dominanti.

La sezione si articola in 3 parti:

A1- Comportamenti di pace in contesti di guerra

Immagine: Volantino dei quaccheri , Archivio Mundaneum

Fraternizzazione tra soldati di fronti opposti , opposizione alla guerra , pacifismo femminista, nascita dei movimenti nonviolenti, resistenza civile durante la seconda guerra mondiale, protezione degli ebrei

A2- Antimilitarismo, obiezione di coscienza, movimenti per la pace nell’era atomica

Obiezione di coscienza e sviluppo dei principali movimenti nonviolenti con dimensione internazionale (WRI-MN; IFOR-MIR; WILPF, Quaccheri, Comunità dell’Arca ; SCI, Pax Christi…); l’opposizione alla guerra nell’era atomica

Foto: Maurizio Cucci

A3- L’alternativa nonviolenta alla guerra: un’altra difesa è possibile

Organizzazioni internazionali e interventi civili nei conflitti come alternative alla guerra.

Foto: archivio PBI